Banksy registra il suo marchio, chiude il negozio della mostra con i suoi prodotti (non autorizzati)

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Banksy registra il suo marchio, chiude il negozio della mostra con i suoi prodotti (non autorizzati)

Banksy logo
In un suo libro diceva che il copyright è per gli sfigati. Eppure di recente Banksy, il più celebre street artist del mondo, pur di mettere un freno in qualche modo a tutto il commercio assolutamente non autorizzato che ruota intorno alla sua figura, è ricorso alle maniere forti.

L’artista ha infatti citato gli organizzatori della mostra “The Art of Banksy. A Visual Project” in corso attualmente al Mudec di Milano per violazione di marchio registrato. La mostra non era autorizzata, ma più che sulle opere esposte l’attenzione si è focalizzata sulla vendita di tutti i prodotti di merchandising ovviamente legati a lui, come le cartoline. Il marchio registrato “Banksy” ha piena tutela giuridica e il giudice di Milano non ha potuto che ordinare la cessazione della distribuzione della merce non autorizzata.

L’arte di strada è per sua natura legata a poter essere apprezzata da tutti in maniera gratuita, per cui i rispettivi artisti hanno sempre mal digerito qualsiasi commercio legato a ciò che producono. In questo caso la registrazione del marchio è riuscita ad impedire che ciò potesse accadere in maniera efficace, anche se questo ha significato riconsiderare alcune posizioni prese in passato riguardo alle tutele legali. A mali estremi…

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