Chiara Ferragni: The blonde trademark
In ambito commerciale l’importanza di poter regolarmente registrare il proprio marchio è stata in questi giorni confermata da un caso che riguarda da una delle influencer più famose al mondo: Chiara Ferragni.
Tutto è cominciato nell’estate del 2015 quando è stato depositato all’ufficio europeo di marchi e brevetti (EUIPO) la domanda di registrazione del marchio misto “Chiara Ferragni” assieme al logo di un occhio azzurro stilizzato. Non sembravano poterci essere ostacoli, se non che una società olandese aveva già registrato, giusto qualche mese prima, un marchio a livello europeo con il semplice nominativo “Chiara” per poter mettere in commercio – tra le altre cose – capi di abbigliamento. L’EUIPO aveva dato ragione al marchio olandese e aveva rifiutato la registrazione a quello della Ferragni. Sulla questione però è intervenuta la Corte di Giustizia dell’Unione Europea che ieri 8 febbraio ha ribaltato il parere dell’EUIPO. I giudici infatti hanno valutato che i due marchi non possono essere confusi dal pubblico nel confronto sia dal punto di vista fonetico (determinante in questo senso è stato il cognome dell’influencer, ritenuto elemento sufficientemente distintivo) sia – soprattutto – dal punto di vista visivo (il marchio olandese non aveva infatti alcun segno grafico).